sabato 30 gennaio 2010

Laurie Spiegel (1945)


Laurie Spiegel (Chicago, 20 settembre 1945)


A 10 anni Laurie inizia a suonare chitarra, mandolino e benjo approfondendo i suoi studi privatamente a Londra. Dopo essersi laureata in scienze sociali alla Oxford Univesity segue i corsi di composizione e liuto rinascimentale e barocco alla Julliard School sotto la guida di Jacob Druckman e Vincent Perischetti. A 20 anni inizia a scrivere le prime composizioni.
Nel 1969, visitando lo studio di Subotnick a Manhattan vede per la prima volta un Buchla 100, lo stesso che Morton aveva usato nel 1967 per registrare “Silver Apples of the Moon”. È amore a prima vista:

"An instrument (Buchla 100) that is not limited to notes but makes all kinds of amazing sounds, and I can play it myself instead of having to write down lots of little notes that I can't hear hoping someday people will play them."

Dopo questo incontro mondo di Laurie cambia per sempre: tutto era diverso, persino il rumore del traffico di New York era divenuto una rivelazione. Il Buchla era uno strumento fatto per lavorare con la natura stessa del suono.
Dal 1973 al 1979 lavora ai Bell Labs imparando a programmare computers per realizzare musica e immagini. Alla fine degli anni ’70 Jef Rakin le regala il prototipo dell’Apple II 48k. Grazie a questo, Laurie diviene attiva nella scena della controcultura tecnologica; sarà una delle prime compositrici ad utilizzare il computer come mezzo creativo. In quegli anni nessuno riteneva i computers adatti alla produzione musicale: erano strumenti deumanizzanti, anti-intuitivi, privi di emozione. Venivano utilizzati dal governo, dalle banche e da pochi potenti uomini d’affari. Per Laurie invece la nuova tecnologia poteva divenire parte della folk music, aveva in seno un gigantesco potenziale pop. Ben presto la Spiegel avrebbe trovato il modo di rendere la musica per computers alla portata di tutti. Collabora all’invenzione dell’Alpha Synthauri, il primo computer con sistema musicale venduto con un prezzo abbordabile utilizzato per gli effetti sonori del secondo film di Star Trek. Stanca della scena artistica che lei stessa aveva contribuito a creare a New York, nel 1981 si trasferisce a Toronto dove dirige il settore di sviluppo software per McLeyvier. Nel 1985 con il Mac 512k inventa il “Music Mouse” trasmutando il Mac in uno strumento che permette alle persone “illetterate” di suonare in modo intuitivo. Music Mouse diviene uno tra i primi software musicali in vendita in grado di permettere ai musicisti che non hanno mai studiato composizione o musica di creare musica tonale o atonale semplicemente premendo tasti del computer e muovendo il mouse.





“Women composers were still few and far between. Technology is largely responsible for how much more common women composers are now, because it allowed women to get their music to the point where it could be heard (versus silent dots on paper), so the public and powers-that-be could learn that we also could do this. Women are still to some degree underdogs in composing. Throughout the 70s I earned much of my living by composing soundtracks for film and video. But jobs, or maybe people who would a woman as their composer, were few and far between. Even today, several decades later, the percentage of major motion pictures scored by women is still appallingly low.” Laurie Spiegel



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